E’ un gas radioattivo prodotto dal decadimento del radio (che deriva dall’uranio). E’ naturale, inodore, insapore e incolore. Ad Ardea c’è come in tutte le zone vulcaniche (il territorio di Ardea appartiene al vulcano laziale).
Una lunga esposizione in un luogo con una grande concentrazione di gas radon aumenta il rischio di tumore ai polmoni. Dopo il fumo è la seconda causa di morte di questa malattia (secondo l’Organizzazione mondiale della sanità).
Da dove spunta il gas radon?
Il radon spunta dal suolo e dai materiali di costruzione come il tufo. C’è il radon anche in acqua, è solubile, va misurato e ne va diminuita la concentrazione depurandola. Il radon penetra nelle fessure dei pavimenti, nelle giunzioni, nei passaggio delle reti dei servizi.
Come si misura il radon?
Si misura in Becquerel per metro cubo, con un piccolo dispositivo che può essere messo nelle stanze per rilevarne la quantità.
Si può fare prevenzione?
Sì. Esistono tanti accorgimenti di bonifica a seconda della quantità presente (ad esempio, la ventilazione dei locali e dei vespai) che permettono di eliminare il radon dagli ambienti per poterci vivere serenamente. L’importante è conoscere bene cosa sia il radon per avviare politiche di prevenzione anche nelle nuove costruzioni ed evitare l’uso abitativo dei seminterrati e dei sotterranei.
Per informazioni: www.iss.it/radon