I coloni di Ardea
L’area dell’agro romano e pontino durante il ventennio fascista è stata colonizzata per permettere la bonifica dell’Opera nazionale combattenti. Il regime inviò su queste terre diversi cittadini d’origine romagnola, friulana, veneta, siciliana e calabrese, molti dei quali erano già all’estero (in Romania, in Yugoslavia, in Francia) facendoli rientrare per recuperare i territori a sud di Roma.
Il primo sindaco di Ardea, Mario Zanettini, era un colono: la sua famiglia era veneta (di Rovigo) e nacque però a Cataloj, sul delta del fiume Danubio (in Romania).
(a cura di Umberto Iacolucci)