Franco Califano
Il suo amore per il litorale romano lo ha dimostrato fino all’ultimo. Quando, cioè, ha voluto fare il suo ultimo viaggio. Riposa nel cimitero comunale di Ardea Er Califfo, all’anagrafe Francesco Califano, detto Franco. Nato a Tripoli, in Libia, il 14 settembre 1938 è morto il 30 marzo del 2013 nella sua villa di Roma.
Profondamente legato al litorale romano, ha scelto di essere sepolto qui.
Papà Salvatore, campano, nel 1938 era militare dell’esercito italiano di stanza in Libia. Un giorno scelse di far trasferire in Africa tutta la famiglia, la mamma Jolanda e la sorella di Franco, Liliana.
Con la seconda guerra mondiale decidono di tornare a Nocera Inferiore e, al termine, si trasferiscono a Roma. Qui nasce l’altro fratello di Franco, Guido.
A 19 anni il primo matrimonio di Franco, con Rita Di Tommaso. Dalla loro unione nasce Silvia, la nipote. Coinvolto in un caso di stupefacenti, nel 1970 viene arrestato con Walter Chiari. Ne esce assolto con formula piena. Nel 1983 viene ricoinvolto in un caso di stupefacenti e viene arrestato per porto abusivo di arma insieme a Enzo Tortora. Anche in questo caso ne esce assolto con formula piena perche’ il fatto “non sussiste”.
E’ nella sua ultima esperienza in carcere che Franco Califano scrive l’album “Impronte digitali”.
Scrive libri come “Ti perdo – Diario di un uomo da strada”, “Il cuore nel sesso”, “Sesso e sentimento e Calisutra – Storie di vita” e l’autobiografia “Senza manette”, scritta con Pierluigi Diaco. E’ stato un attore cinematografico. Ha partecipato ai film Sciarada alla francese, Gardenia, il giustiziere della mala, Due strani papa’, Viola bacia tutti, Questa notte è ancora nostra. I suoi ultimi concerti sono stati il 18 marzo 2013 al Teatro Sistina di Roma e il 21 marzo al Club Ueffilo di Gioia del Colle Tra le sue canzoni “Minuetto” (scritta con Dario Baldan Bembo), “La nevicata del 56 )scritta con Carla Vistarini) e rese celebri dalla voce di Mia Martini; “La musica e’ finita, scritta con Nisa e “Una Ragione in più”? Cantate da Ornella Vanoni, Un grande amore e niente più, che porto’ alla vittoria del Festival di Sanremo del 1973 Peppino di Capri, Semo Gente de borgata cantata da Edoardo Vianello e Wilma Goich, Amanti di Valore cantata da Mina e “Un’estate fa”, versione italiana di Une belle histoire, cantata da Michel Fugain. Da cantautore, tra le sue canzoni più celebri: “Tutto il resto è noia”, “Fijo mio”, “Tac..!”