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REI – Reddito di Inclusione

Il REI, ovvero Reddito di inclusione, è il nuovo sussidio contro la povertà che sarà erogato a partire dal 2018 alle persone meno abbienti. La domanda può essere già presentata dal 1 dicembre 2017 negli uffici dei Comuni. Per avere diritto al Rei bisogna avere un Isee inferiore a 6000 euro annui, e altri requisiti economici e familiari.

Il Rei è una misura di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale che richiede l’adesione ad un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa.

Il REI è composto infatti da 2 elementi :

a) un assegno di sostegno pari a circa 3000 euro annui ( riparametrati sulla base del nucleo familiare: da circa 190 a 485 euro mensili) che viene erogato dall’INPS per 18 mesi alle famiglie in difficoltà economiche. Il REI è compatibile, entro determinati limiti, con lo svolgimento di attività lavorativa.

b) un progetto personalizzato con servizi alla persona e alla famiglia realizzato dai servizi sociali territoriali che può includere ricerca di lavoro, assistenza sanitaria, programmi di formazione educazione dei figli minori , ecc.

Il nucleo familiare beneficiario del REI deve attenersi a quanto previsto nel progetto personalizzato, altrimenti il sussidio viene ridotto . Sanzioni sono previste anche in caso di dichiarazioni false in sede di presentazione della DSU.

Chi ha diritto al REI – requisiti di residenza, economici, familiari

Il principale requisito economico per il REI prevede un ISEE inferiore a 6000 euro e un ISRE (indicatore del reddito) inferiore a 3000 eruo.
Nella prima fase di applicazione, ossia fino al 30 giugno 2018 per l’accettazione della domanda è necessario anche un requisito familiare, ossia che nella famiglia sia presente uno dei soggetti seguenti:
a) un componente di età inferiore ad anni 18 o una donna in stato di gravidanza;
b) una persona con disabilità e almeno un suo genitore, ovvero un suo tutore;
c) almeno un lavoratore di età pari o superiore a 55 anni, che si trovi in stato di disoccupazione che non benefici di altri ammortizzatori sociali

REQUISITI DI CITTADINANZA E RESIDENZA

Il componente che richiede il sussidio deve essere contemporaneamente:

  • cittadino italiano o dell’Unione o suo familiare,titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;

  • residente in Italia, in via continuativa, da almeno due anni al momento di presentazione della domanda;

REQUISITI ECONOMICI

il nucleo familiare del richiedente deve essere in possesso congiuntamente di:
1) un valore dell’ISEE, in corso di validita’, non superiore ad euro 6.000;
2) un valore dell’ISRE non superiore ad euro 3.000;
3) un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore ad euro 20.000;
4) un valore del patrimonio mobiliare ( conto corrente- buoni postali certificati di deposito, ecc), non superiore ad una soglia di euro 6.000, accresciuta di euro 2.000 per ogni componente successivo al primo, fino ad un massimo di euro 10.000;
Inoltre :
1) nessun componente deve essere intestatario di autoveicoli, ovvero motoveicoli immatricolati la prima volta nei ventiquattro mesi antecedenti la richiesta, fatti salvi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui e’ prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilita’
2) nessun componente deve essere intestatario di navi e imbarcazioni da diporto.

REQUISITI FAMILIARI (applicabili fino al 30.06.2018)

INOLTRE fino al 30 giugno 2018 il nucleo familiare, come risultante nella DSU, deve trovarsi al momento della richiesta in una delle seguenti condizioni:
a. presenza di un componente di eta’ minore di anni 18;
b. presenza di una persona con disabilita’ e di un suo genitore, o tutore;
c. presenza di una donna in stato di gravidanza accertata. La documentazione medica attestante lo stato di gravidanza e la data presunta del parto e’ rilasciata da una struttura pubblica e allegata alla richiesta del beneficio, che puo’ essere presentata non prima di quattro mesi dalla data presunta del parto;
d. presenza di almeno un lavoratore di eta’ pari o superiore a 55 anni, che si trovi in stato di disoccupazione per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale ed abbia cessato, da almeno tre mesi, di beneficiare dell’indennità per la disoccupazione, ovvero, nel caso in cui non ne abbia si trovi in stato di disoccupazione da almeno tre mesi.

Importi e pagamento del REI

Il beneficio economico sarà erogato a partire dal mese successivo all’autorizzazione, tramite una Carta elettronica, denominata “Carta Rei”, emessa da Poste Italiane,utilizzabile come un bancomat.

L’importo della carta potrà essere per metà prelevato in contanti e per metà speso per fare acquisti tramite POS in supermercati, negozi e nelle farmacie abilitati o per pagare le bollette negli uffici postali. I titolari di Carta Rei potranno anche avere sconti del 5% sugli acquisti in alcuni negozi .

La Carta Rei sarà emessa su autorizzazione INPS da Poste Italiane che avviseranno il beneficiario con una lettera . Potrà quindi essere ritirata dall’intestatario presso l’ufficio indicato , esibendo un documento di identità . Per l’utilizzo si dovrà anche attendere il codice pin che arriverà via posta.

Negli sportelli automatici di Poste Italiane S.p.a. si potrà verificare il saldo e la lista movimenti, oltre che prelevare il contante con addebito di 1 euro.

I livelli mensili massimi del beneficio economico sono i seguenti:

• 1 persona: 187,50 euro
• 2 persone: 294,38 euro
• 3 persone: 382,50 euro
• 4 persone: 461,25 euro
• 5 e più persone: 485,40 euro

L’erogazione avviene per 18 mesi e può essere rinnovata per ulteriori 12 mesi se permangono i requisiti , ma solo con un intervallo di almeno 6 mesi tra le due erogazioni

ATTENZIONE 1 – Per l’anno 2018, il contributo economico verrà erogato anche in assenza della comunicazione della firma del progetto personalizzato che però dovrà essere effettuata entro sei mesi.

ATTENZIONE 2 – Nel caso di una nuova occupazione che porti a sforare il limiti economici previsti il REI sarà comunque erogato per un certo periodo . Questa previsione è volta a scongiurare il rischio che alcuni beneficiari non accettino proposte lavorative preferendo continuare a ricevere invece il Reddito di inclusione.

La normativa sul REI

Il nuovo assegno REI è stato previsto dalla Legge delega contro la povertà e l’esclusione sociale 15 marzo 2017, n. 33, “Norme relative al contrasto della povertà”.

Nello specifico è normato dal decreto n. 147 2017 del 15.09.2017come misura strutturale , cioè che sarà rifinanziata dal Governo anche nei prossimi anni .

La domanda per il REI

Dal 1° dicembre è possibile presentare la domanda per il REI reddito di inclusione presso i Comuni o altri punti di accesso definiti dai comuni stessi entro il 15.1.2018.

E’ necessario allegare l’ISEE aggiornato.

Le domande vengono valutate dai Comuni entro 15 giorni verificando soprattutto la residenza e la formazione del nucleo familiare e vengono automaticamente trasmesse all’INPS .
A sua volta l’INPS verificherà in un massimo di 5 giorni gli altri requisiti (stato di disoccupazione e l’assenza di altri ammortizzatori sociali).

Reddito di inclusione e altri ammortizzatori SIA – ASDI -CARTA ACQUISTI

A far data dal 1° gennaio 2018, il SIA non è più riconosciuto. Coloro che, alla data del 1° dicembre 2017, stanno ancora percependo il SIA potranno presentare immediatamente domanda di REI o decidere di presentarla al termine della percezione del SIA, senza che dalla scelta derivi alcun pregiudizio di carattere economico.

A coloro che hanno esaurito la fruizione del SIA alla data del 1° dicembre 2017, e che siano in possesso dei requisiti per la richiesta del REI, l’INPS verserà un bimestre aggiuntivo, al fine di permettere la richiesta del REI interruzione nelle erogazioni dei sussidi.
Anche ASDI e Carta acquisti cesseranno la validità dal 1. gennaio 2018. Sono fatti salvi coloro che hanno maturato i requisiti richiesti entro la stessa data.

Ulteriori informazioni sul tema sono specificate nella circolare INPS N. 172 2017.

Download della domanda

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