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Itinerario della fede

Un papa-sacerdote

La storia di Ardea si intreccia con quella della fede cattolica. Un Papa di cui si conosce molto poco, Leone V, era originario di qui. Nacque a Priapi di Ardea (probabilmente, l’attuale zona alla foce del fiume Incastro) e fu il 118esimo successore di Pietro. Era un semplice sacerdote e fu sul soglio pontificio per 30 giorni, dall’agosto del 903 fino a settembre.

Prese il posto di Benedetto IV e non apparteneva alle alte sfere gerarchiche della Chiesa. Secondo gli storici venne nominato pontefice perché le parti in conclave non riuscivano a mettersi d’accordo su un candidato più di peso. Di Leone V si sa che ebbe giusto il tempo di esentare i canonici bolognesi dalle tasse. Venne deposto dal cardinale Cristoforo, cardinale di San Damaso, che lo fece imprigionare.


Il Castello di nobili e papi

Il Palazzo Sforza-Cesarini. Si trova sulla Rocca di Ardea, è stato edificato dai Colonna nel 1421 lì dove un tempo sorgeva la Torre d’Ardia. E’ il 1564 quando viene venduto ai Cesarini. Qui vi abitarono i Borgia e Papa Gelasio II che si rifugiò tra le sue mura per sfuggire ai tedeschi. Si entrava al Castello con un ponte di muratura con un fossato scavato nel tufo e aveva un giardino pensile fortificato proprio a ridosso del confine della rupe che dà sul mare. Dopo la seconda guerra mondiale venne distrutto il primo piano che portava poi a una torre merlata. Ora è visibile solo il pianterreno. Lì, secondo la leggenda, vive il fantasma di Ludovico Colonna, che venne ucciso nel 1436 proprio nel palazzo con una pugnalata alla gola da parte del cognato. Accanto al Castello, nelle fortificazioni della città, è visibile l’arco della porta. E’ un portale a tutto sesto che risale al XII secolo che si trova al secondo ingresso dell’Acropoli (quello in direzione mare). Sono visibili ancora gli stipiti del grande portale di legno che sbarrava l’ingresso alla città.


Il culto di San Pietro

Il centro storico della città (l’antica Rocca) ha oggi una antica chiesa, dedicata a San Pietro. Le origini di una Chiesa sulla rocca di Ardea, nel luogo dove si presume ci sia stato un tempio pagano dedicato a Giunone Regina, risalgono al IX secolo. Il tempio viene ricostruito lì circa duecento anni dopo dai monaci benedettini di San Paolo fuori le mura per volontà dell’abate Giovanni Caetani che aveva origini ardeatine. Nel 1660 un crollò la navata destra e solo nel 1939 ci fu un restauro per recuperare la Chiesa nel suo fascino originario. La navata di destra venne ricostruita nel 1960 e in quel periodo Giacomo Manzù volle fare due donazioni: il fonte battesimale, il tabernacolo e alcuni lampadari. Dopo un nuovo restauro negli anni Duemila, è stata riaperta nel 2007.La facciata ha un portale con due stipiti di marmo del I secolo dC che sono stati ritrovati nel restauro degli anni Quaranta del secolo scorso e sono decorati con girali d’acanto, fiori e animali. La chiesa, ha una navata centrale con un’abside sulla quale c’è una raffigurazione del 1940 di un Cristo Pantocratore che ha in mano un vangelo. Dietro l’altare, un crocifisso del XVI secolo, recentemente restaurato, e realizzato in stile umbro-toscano. Nella chiesa ci sono affreschi del XV secolo che rappresentano San Leonardo Diacono, Sant’Antonio Abate, Sant’Onofrio Eremita, San Cristoforo Martire, Sant’Ansano Martire e Sant’Eurosia Martire. Nel presbiterio ci sono due tele del XVII secolo: a destra Cristo tra donne ed angeli e a sinistra Cristo e la Maddalena. Nella navata di destra un quadro, copia di una tela del Seicento, che raffigura Maria, Sant’Elisabetta, Gesù bambino e San Giovanni. Nella navata di sinistra, San Pietro e il gallo (del XVII secolo). Un vecchio fonte battesimale, che risale al IV secolo dC è stato usato come acquasantiera. All’ingresso una colonna granitica del XII secolo per l’immunità ecclesiastica e nei pressi della navata sinistra, all’esterno della Chiesa, un ara funeraria del II secolo, in marmo salino bianco, che è il basamento di una croce.


Il culto di Santa Marina

Secondo una leggenda Santa Marina visse proprio sotto la rocca di Ardea, lì dove oggi sorge una chiesa – nell’antico cimitero della città – che porta il suo nome. La chiesa è stata costruita nel XIII secolo. Il culto di Marina venne portato ad Ardea dai monaci basiliani di Grottaferrata, di rito orientale. Una parte dell’edificio è stato costruito usando una grotta in cui, secondo la leggenda, vi ha realmente vissuto. Si accede alla chiesa da un portone che dà su un portico e che ha due stipiti di marmo con le immagini di due leoni e l’architrave con le immagini di Santa marina, di suo Padre e dell’abate. Tra gli affreschi all’interno del tempio – a una navata unica – si riconoscono Sant’Antonio Abate, la Madonna con il Bambino e San Rocco. Dietro l’altare si accede alla grotta nel tufo dove si presume sia vissuta la santa. Nel II secolo dC era un ninfeo e, nel IV secolo venne trasformata in una tomba. Al centro, nell’abside, un affresco di Santa Marina. Nel pavimento ci sono alcune botole che portano ad altri vani, scavati nel tufo, che portano in un’altra grotta, questa volta tricora.

Al termine di via di Santa Marina, su via Niso – il tratto comunale di via Laurentina, è visibile il fontanile dedicato alla Santa. Venne costruito volontà di due priori di Ardea nel 1616. All’inizio era una fonte. E’ nel Settecento che viene aggiunto un lavatoio pubblico. E’ presente, in copia (perché trafugata) una statua acefala di Santa Marina. E’ su una colonna e con una palma in mano.


Il culto di Maria

Tra l’Acropoli e la città vecchia è visibile un Oratorio cristiano ipogeo, uno dei primi del Lazio con una effige della Madonna col bambino. L’oratorio nasce come luogo di culto pagano per poi diventare cristiano nel corso del tempo. Il pavimento è del II secolo aC. Nell’Ipogeo ci sono affreschi – di scuola bizantina del XII secolo – di Cristo Pantocratore, San Giovanni Battista, l’Agnus Dei, la Madonna, i Santi. Si entra all’Ipogeo con una scala con volta decorata. Ai suoi piedi c’è un pozzo che, secondo gli storici, doveva essere legato al culto pagano. In un’abside, la Madonna con il bambino, una delle più antiche sue rappresentazioni a Roma. Accanto, due cavalieri che uccidono un drago: si presume siano i santi Giorgio e Demetrio.


Il culto di San Francesco

Diversi sono i presepi e le edicole sacre sparse nella città. In tutto il territorio sono dislocate, lungo le strade, piccole icone sacre dedicate al culto della Madonna. Tra le principali, quelle al parco delle Vittorie, sotto la Rocca, a Montagnano, Pescarella, Torre Bruna. Degno di particolare rilievo è quanto realizzato dai cittadini in una serie di grotte su via Santa Marina. Un uomo, Armando Baldo, negli anni Ottanta ebbe in sogno San Francesco e, per devozione a causa di un figlio malato, decise di costruire una statua dedicata al poverello di Assisi e un presepe. La struttura, chiusa per lungo tempo, è stata recuperata dai cittadini nel Natale del 2014.


Il culto di San Lorenzo Martire

In occasione del 10 agosto il quartiere di Tor San Lorenzo è in festa per il suo santo patrono. Il nome della zona deriva da una Torre realizzata a metà Cinquecento.  L’obiettivo della Torre era quello di contrastare le incursioni del pirati a Roma. Ecco svelato il segreto delle tante “Tor” che costeggiano il litorale romano. Papa Pio V nel 1567 volle far costruire una rete di torri per cercare di difendere la costa laziale, e quindi, Roma, dai pirati. La Torre di San Lorenzo venne realizzata dalla famiglia del luogo, i Caffarelli, che la chiamarono “La pomposa” da tanto era bella e imponente. I lavori durarono tre anni: nel 1570, infatti, si conclusero. E’ alta più di 30 metri, di forma quadrata, composta da tre piani collegati da una scala a chiocciola e, per entrare, è necessario passare su una rampa con ponte levatoio. Pare, ma il condizionale è d’obbligo, che sia stata disegnata da Michelangelo Buonarroti. E’ all’interno di un parco di dune di macchia mediterranea, con tomboleti alti fino a 10 metri.


Il culto di Santa Eurosia

(testo a cura di Umberto Iacolucci)

Il 27 maggio 2000 è stata organizzata per la prima volta ad Ardea per recuperare il culto di Santa Eurosia. Nella chiesa di San Pietro è ancora presente un affresco che la rappresenta. Secondo un racconto, Eurosia, una spagnola vissuta nel VII secolo, venne martirizzata dai mori. Il culto è stato nei secoli particolarmente presente nel sud di Roma. Ecco perché nel 2000 venne creata una iniziativa che coinvolse Ardea, Lanuvio e Lariano (altri due Comuni dove ne era presente il culto.



Religious and Medieval Itinerary

A Priest-Pope

Leone V, a Pope we don’t know much about, came from Ardea. He was born in Priapi (probably currently located at the mouth of the river Incastro), and was the 118th successor of Peter. He was a simple priest and took the role of Pope for 30 days, from August to September of 903. He replaced Benedict IV and did not belong to the Church’s upper hierarchical class. According to historians, he was proclaimed Pontifex because the entirety of the conclave could not agree on a candidate. Cardinal Christopher eventually removed him from his position and imprisoned him.

The Castle of the Nobles and the Popes

The Sforza-Cesarini Palace, on the Rock of Ardea, was built by the Colonnas in 1421 where the Torre d’Ardia once stood. The Borgias and Pope Gelasio II lived here, the latter hidden between these walls to escape from the Germans. The entrance to the Castle was through a bridge of walls, over a ditch carved into the ground, and had a fortified roof garden just by the cliff that faces the sea. According to the legend, there lives the ghost of Ludovico Colonna, killed in 1436 by a stabbing to the throat from his brother in law within the palace walls. Next to the Castle, the door’s arc is visible, and is an entrance from the 7th century.

The Cult of Saint Peter

The origins of a Church on the Rock of Ardea, where there allegedly stood a pagan temple dedicated to Giunone, date back to the 9th century. The temple was rebuilt there around two hundred years later by Saint Paul’s Benedictine monks as requested by abbot Giovanni Caetani. In 1660, the right aisle fell, and only in 1939 did the restoration begin to fix it. There are many of Giacomo Manzu’s works including the baptismal font, the tabernacle and some chandeliers. The façade has an entrance with two marble posts from the 1st century A.D., decorated with acanthus scrolls, flowers and animals. The church has a center aisle with an apside containing a depiction from 1940 of a Pantocrator Christ with a gospel in his hands. Behind the altar, the crucifix from the 16th century, recently restored, is displayed in a style natural to Umbria and Tuscany.

The Cult of Saint Marina

According to a legend, Saint Marina lived right under the Rock of Ardea, where a church now stands in the city’s ancient graveyard where her name is inscribed. The church was built in the 13th century. The Marina Cult was brought to Ardea by basilian monks from Grottaferrata who were of Eastern Rite. A part of the building was built using a cave in which she really lived, according to legend.

At the end of Saint Marina Street, on Niso Street, the fountain dedicated to the Saint is visible. It was built for two priors from Ardea in 1616 and initially was just a well. Only in the 18th Century was the public wash built. A copy of a stolen headless statue is there, on top of a column, of Saint Marina with a palm tree in her hand.

The Cult of the Virgin

Between the Acropolis and the old civitas is a Christian underground oratory, one of the first in Lazio containing an effigy of the Virgin with her child. The oratory was born as a place for pagan cult, which would become Christian over time. The floor is from the 2nd  century B.C. It is covered in frescoes from the Byzantine School of the 7th century; one is of a Pantocrator Christ, one of Saint John the Baptist, one of the Agnus Dei, the Virgin, and one of the Saints. The place can be entered through its decorated stairs. At its feet lies a well, which historians say was used for Pagan rites.

The Cult of Saint Francis

There are many sacred cribs and shines throughout the city. Small sacred icons dedicated to the Virgin are dispersed through the whole city as well. One should take note of one created by citizens inside a series of caves on Saint Marina Street. A man, Armando Baldo, dreamed about Saint Francis in the Eighties and, because he was dedicated to his ill child, he decided to build a statue dedicated to the poor man of Assisi, and a sacred nativity scene. The structure was closed for a long time but was reopened by the citizens on Christmas of 2014.

The Cult of Saint Lawrence the Martyr

On the 10th August, the Tor San Lorenzo neighborhood celebrates its patron saint. The name of the area comes from a Tower built in the middle of the Sixteenth century by Caffarelli, apparently inspired by a painting by Michelangelo Bonarroti. The Tower’s aim was to prevent the arrival of pirates into Rome.



Religiöse und mittelalterliche Reiserouten
Pfarrer-Papst
Ein Papst, über den wir nicht vieles wissen, Leone V, kommt aus Ardea. Er wurde in Priapi (wahrscheinlich die jetzige Zone an der Mündung des Incastro Flusses) geboren und war der 118.Nachfolger des heiligen Petrus. Er war ein gewöhnlicher Pfarrer, der die Rolle des Papstes für 30 Tage übernahm, zwischen August und September 903. Er hat Benedikt IV ersetzt und gehörte nicht in die obere Hierarchieklasse der Kirche. Historikern zufolge, wurde er als Papst erklärt, weil sich die verschiedenen Teile des Konklavs nicht auf einen wichtigeren Kandidaten einigen konnten. Er wurde vom Kardinal Christopher der Position entnommen und gefangen genommen.

Das Schloss der Adligen und der Päpste
Das Sforza Cesarini Schloss, auf den Felsen von Ardea, wurde von den Colonna im Jahre 1421 gebaut, wo Torre d’Ardia einst stand. Die Borgias und Papst Gelasio II lebten hier, die letzteren versteckten sich zwischen den Wänden, um den Germanen zu entkommen. Der Eingang ins Schloss war durch eine Brücke aus Wänden über einen Graben, der ausgegraben wurde und hatte einen befestigten Dachgarten an der Klippe, welches das Meer zeigte. Der Legende nach, treibt dort der Geist von Ludovico Colonna sein unwesen, der 1436 durch einen Messerstich in den Hals von seinem Schwager umgebracht wurde. Neben dem Schloss ist der Arkus der Tür sichtbar, einem Eingang aus dem 12.Jahrhundert.

Die Verehrung des hl. Petrus
Die Ursprünge einer Kirche auf den Felsen von Ardea, wo angeblich ein heidnischer Tempel, der Giunone gewidmet war, seinen Platz hatte, gehen bis zum 9. Jahrhunder zurück. Der Tempel wurde um die 200 Jahre später von St. Pauls Benediktmönchen außerhalb der Mauern wieder aufgebaut, wie von Abt Giovanni Caetani gewollt. 1960 erlitt der rechte Gang einen Sturz und erst 1939 fingen die Restaurierungen an, um es zu beheben. Giacomo Manzus Werke dort sind: das Taufbecken, die Stiftshütte und einige Kronleuchter. Die Fassade hat einen Eingang mit zwei Marmorständern aus dem 1. Jahrhundert n. Chr., dekoriert mit Akhantus-Schriftrollen, Blumen und Tieren. Die Kirche hat einen Mittelgang mit einer Apside, auf dem sich eine Darstellung von Pantokrator Christ mit einem Evangelium in der Hand aus 1940 befindet. Hinter dem Altar befindet sich ein Kreuz im Stil aus Umbrien und Toskana aus dem 16. Jahrhundert, das kürzlich renoviert wurde.

Die Verehrung von St.Marina
Der Legende nach lebte St. Marina unter den Felsen von Ardea, da, wo die Kirche jetzt steht – im alten Friedhof der Stadt – welches ihren Namen eingeschrieben hat. Die Kirche wurde im 13. Jahrhundert gebaut. Die Marina Verehrung wurde von den basilianischen Mönchen aus Grottaferrata, den östlichen Ritus nach Ardea gebracht. Ein Teil des Gebäude wurde aus einer Höhle gebaut in der sie der Legende nach wirklich gelebt hat.
Am Ende der St. Marina Straße, in der Niso Straße, ist der Brunnen der ihr gewidmet wurde sichtbar. Er wurde für zwei Prioren aus Ardea 1616 gebaut. Am Anfang war es nur ein Brunnen. Erst im 18. Jahrhundert wurde das öffentliche Wasch gebaut. Eine Kopie einer gestohlenen kopflosen Statue befindet sich oben auf einer Säule von St. Marina mit einer Palme in ihrer Hand.

Die Verehrung der Jungfrau
Zwischen der Akropolis und der alten Civitas befindet sich im Untergrund ein christliches Oratorium, einer der ersten in der Latio Region mit einem Bild der Jungfrau mit ihrem Kind. Das Oratorium wurde als Ort eines heidnischen Kults geboren, der im Laufe der Zeit christlich wurde. Der Boden stammt aus dem 2.Jahrhundert v. Chr. Es ist mit Fresken bedeckt – aus der byzantinischen Schule des 12. Jahrhunderts – vom Pantokrator Christus, Johannes dem Täufer, Lamm Gottes, der Jungfrau und den Heiligen. Der Ort kann über die dekorierten Treppen betreten werden. Zu seinen Füßen liegt ein Brunnen, für welchen Historiker meinen, er wurde für heidnische Bräuche verwendet wurde.

Die Verehrung des St. Franziskus
Zahlreich sind die heligen Krippen und Läuchte durch die Stadt. Kleine heilige Ikonen, die der Jungfrau gewidmet sind, sind in der ganzen Stadt zu finden. Lobesnwert sind diejenigen, die von Bürgern innerhalb einer Reihe von Höhlen in der St.Marina Straße in Holzkisten verpackt sind. Ein Mann namens Armando Baldo träumte von St. Franziskus in den Achzigern und wegen der Zuwendung eines kranken Kindes, hat er beschlossen eine Statue , sie dem armen Mann aus Assisi zu widmen und eine helige Krippe zu bauen. Die Struktur war lange Zeit geschlossen, doch wurde Weihnachten 2014 wieder eröffnet.

Die Verehrung des Laurentius der Märtyrer
Am 10. August feiert die Nachbarschaft Tor San Lorenzo seinen Schutzheiligen. Der Name des Bereiches kommt von einem Turm, der während der Hälfte des 16. Jahhunderts von Caraffelli erbaut wurde, angeblich inspieriert von Michelangelos Gemälde Bonarroti. Der Ziel des Turms war es die Ankunft der Piraten in Rom gegenüberzustellen.



Versión española

Itinerario religioso y medieval

Un Papa-sacerdote

Un Papa de quien se conoce muy poco, León V, era originario de Ardea. Nació en Priapi (probablemente la zona actual en la desembocadura del río Incastro) y fue el cientodecimoctavo sucesor de Pedro. Era un cura simple y fue Papa por 30 días, desde agosto hasta septiempre de 903. Sucedió a Benedetto IV y no pertenecía a las altas esferas jerárquicas de la Iglesia. Según los históricos, fue nombrado pontífice porque las partes en cónclave no lograban ponerse de acuerdo en cuanto a un candidato. Fue depuesto por el cardenal Cristoforo, que lo mandó encarcelar.

El Castillo de nobles y Papas

El Palacio Sforza-Cesarini se halla en la Rocca de Ardea y fue edificado por los Colonna en 1421, allí donde un tiempo surgía la Torre d’Ardia. Aquí vivieron los Borgia y el Papa Gelasio II que se refugió entre sus murallas para huir de los alemanes. Se entraba en el Castillo a través de un puente de albañilería sobre un foso cavado en la toba y tenía un jardín colgante fortificado en las inmediaciones de la peña que tiene vista al mar. Según la leyenda, allí vive el fantasma de Ludovico Colonna, que fue asesinado por una puñalada en la garganta por parte de su cuñado en ese palacio en 1436. Al lado del Castillo se puede ver el Arco de la puerta. Es un portal de medio punto del siglo XII.

El culto de San Pedro

Los origenes de una iglesia en la rueca de Ardea, en el lugar donde se supone que hubo un templo pagano dedicado a Giunone Reina, remontan al siglo IX. El templo actual fue reconstruido allí después de docientos años por los monjes benedictinos de San Paolo fuera de las murallas por voluntad del abad Giovanni Caetani. En 1660 la nave derecha se cayó y solo en 1939 se pudieron comenzar las tareas de restauración para recuperarla. Algunas obras pertenecen a Giacomo Manzù, como la pila bautismal y el tabernáculo. La fachada tiene un portal con dos jambas de mármol del siglo I d.C. que están decorados con gírales de acanto, flores y animales. La iglesia tiene una nave central con una ábside en la que hay una representación de 1940 de un Cristo Pantocrator con un Evangelio. Detrás del altar, hay un crucifijo en estilo umbro/toscano del siglo XVI.

El culto de Santa Marina

Según una leyenda, Santa Marina vivió justo debajo de la rueca de Ardea, allí donde hoy surge una iglesia – en el antiguo cementerio de la ciudad – que lleva su nombre. La iglesia fue construida en el siglo XIII. El culto de Marina fue llevado a Ardea por los monjes basilianos de ritual oriental de Grottaferrata. Una parte del edificio fue construido utilizando una gruta en que, según la leyenda, vivió realmente. Al final de via di Santa Marina, en via Niso, se puede ver el manantial dedicado a la Santa. Fue construido por voluntad de dos priores de Ardea en 1616. Al principio era una fuente. En el Setecientos fue añadido un lavadero público. La estatua acéfala de Santa Marina con una palma en la mano es una copia, ya que la original fue robada.

El culto de la Virgen

Entre la ácropolis y la vieja civitas se puede ver un oratorio cristiano hipogeo, uno de los primeros del Lazio con una efigie de la Virgen con su hijo. El oratorio nace como lugar de culto pagano pero se hizo cristiano con el paso del tiempo. El piso es del siglo II a.C. En el Hipogeo hay frescos – de la escuela bizantina del siglo XII – del Cristo Pantocrator, de San Giovanni Battista, del Agnus Dei, de la Virgen, de los Santos. Se entra al hipogeo a través de una escalera con bóveda decorada.

El culto de San Lorenzo Mártir

En ocasión del 10 de agosto el barrio Tor San Lorenzo está de fiesta por su santo patrón. El nombre de la zona procede de una Torre realizada en la mitad del Quinientos por Caffarelli, parece ser por los esquejes de Michelangelo Buonarroti. El objetivo de la Torre era protegerse de las incursiones de los piratas en Roma.

El pesebre y la gruta de San Francesco

Son muchos los pesebres y las edículas sagradas esparcidos en la ciudad. En todo el territorio, por las calles, hay pequeños iconos sagrados dedicados al culto de la Virgen. Digno de particular relieve es lo realizado por los ciudadanos en una serie de grutas en via Santa Marina. Un hombre, Armando Baldo, en los años Ochenta soñó con San Francesco y por devoción a causa de un hijo enfermo, decidió construir un pesebre y una estatua dedicada al pobrecito de Assisi. La estructura, cerrada por mucho tiempo, ha sido recuperada por los ciudadanos en la Navidad de 2014.

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