6 Agosto 2015
Ardea, presentato progetto Happy Park in sala consiliare
E’ stata presentata questa sera nella sala consiliare la proposta della società International Pool Production di istituire Happy Park, un parco divertimenti nella zona di Marina di Ardea. La seduta di Consiglio comunale non si è tenuta per mancanza del numero legale e il presidente del Consiglio, Fabrizio Acquarelli, ha dichiarato sciolta l’assemblea dando il via ad una presentazione tenuta dall’architetto Tommaso Agnoni, progettista del parco, e dall’ideatore Marcello Manci. Di fatto, si tratta di una struttura con diverse attività di intrattenimento turistico che sorgerà su via Bergamo. L’intervento è su circa 17 ettari, di cui meno di 8 sono per il parco e 9 per l’area parcheggi: saranno costruiti 55mila metri cubi con un indice di edificazione pari a 0,34 mc/mq.Tra le attrattive maggiormente di rilievo, una arena spettacoli con una scuola dello spettacolo (è prevista un’arena all’aperto per circa 2.000 posti e un teatro coperto per circa 200 posti ed ambienti destinati a una scuola di arti figurative), un’area per una mostra permanente sullo Sbarco di Anzio per la esposizione di reperti bellici e memorabilia della Seconda Guerra Mondiale e degli avvenimenti che si svolsero nella zona (ad Ardea ci sono stati scontri lungo il fosso della Moletta, a poca distanza da lì), un lago con un “battello-ristorante”, un’area destinata agli appassionati di motociclismo, la ricostruzione di un villaggio Indiano. Tra le strutture che completano il parco, un’area commerciale (con una sezione dedicata al recupero e alla trasformazione dei prodotti usati), un hotel, aree picnic e un parco giochi “Miniland” per bambini tra i 6 e i 12 anni, oltre che una colonia estiva in lingua inglese per ragazzi. Sono circa 2.400 i parcheggi che saranno realizzati e 1761 quelli pubblici che saranno ceduti al Comune come opere di urbanizzazione a scomputo degli oneri. Inoltre l’azienda ha proposto di realizzare alcune opere complementari, come il sovrappasso di collegamento tra l’area a parcheggi e il parco, il marciapiedi lungo Via Bergamo e una pista ciclabile tra il parcheggio e il lungomare. Sotto un punto di vista procedurale l’azienda ha spiegato che il progetto è stato presentato al Suap (lo sportello unico delle attività produttive), che esaminerà il progetto e convocherà una Conferenza dei servizi.Dopo che la Conferenza dei servizi si sarà conclusa il Consiglio comunale approverà definitivamente il progetto. Dalla posa della prima pietra l’impresa conta di arrivare all’ultimazione del parco in circa un anno. “Dal punto di vista costruttivo l’intervento rappresenterà un ‘unicum’ a tutt’oggi in Italia – spiega l’azienda – in quanto tutti gli edifici verranno realizzati (con l’eccezione soltanto di alcuni elementi di raccordo o di servizio) con un sistema fortemente innovativo dal punto di vista tecnologico e soprattutto dal punto di vista ecologico. La quasi totalità delle strutture del Parco infatti saranno realizzate mediante l’utilizzo di container dismessi e quindi tutto l’intervento può essere considerato completamente reversibile al momento di una eventuale futura dismissione dell’attività. Questa tipologia costruttiva garantirà, oltre che un elemento di attrattiva, anche la unicità d’uso e la completa reversibilità dell’opera. E’ evidente infatti che gli immobili non potranno che essere utilizzati per l’uso previsto e che alla eventuale fine del ciclo del parco potranno essere rimossi per far ritornare l’area allo stato precedente. Il parco inoltre sarà interamente realizzato nel rispetto dei più avanzati principi di risparmio energetico e con le più innovative tecnologie basate sull’utilizzo di container industriali, al fine di garantire i più alti standard tecnici e ingegneristici nel massimo rispetto dell’ambiente”. In termini occupazionali è prevista l’assunzione diretta nel parco di oltre 100 persone con un indotto almeno doppio che porterà a regime ad impiego stabile di oltre 300 unità nell’area di Ardea. Happy Park (il nome è provvisorio) nasce da un’intuizione di Marcello Manci nato come musicista in Italia (era il bassista del complesso “I Girasoli”). Alla fine degli anni Sessanta si trasferisce in Svezia dove apre una catena di ristoranti a Goteborg. Non dimentica, però, la sua passione, la musica, e crea i “Vivaldi Studios”, una scuola di arte musicale e visiva indirizzata a giovani talenti che acquisisce in breve tempo una risonanza mondiale, tanto da essere ampiamente rappresentata nel museo statale di Goteborg dedicato agli anni ’80.
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